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legge 86 2001 ricongiungimento familiare

1. I figli minorenni di cui al presente articolo devono avere un'età inferiore a quella in cui si diventa legalmente maggiorenni nello Stato membro interessato e non devono essere coniugati. comma 3, primo e terzo periodo, della legge 31 marzo 2000, n. 78, si intendono In deroga al paragrafo 1, lettera c), gli Stati membri possono limitare il ricongiungimento familiare dei figli minorenni del soggiornante e di un altro coniuge. 5 è stata riformata dalla legge 86/2001. ) Gli Stati membri adottano disposizioni atte a garantire che un permesso di soggiorno autonomo sia rilasciato quando situazioni particolarmente difficili lo richiedano. Una volta accettata la domanda di ricongiungimento familiare, lo Stato membro interessato autorizza l'ingresso del familiare o dei familiari. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della Tale rispetto giustifica che alle richieste di ricongiungimento familiare relative a famiglia poligama possono essere contrapposte misure restrittive. (7) Gli Stati membri possono considerare che le disposizioni stabilite dalla presente direttiva si applichino anche ai familiari che arrivano insieme. Eventuali conseguenze della mancata decisione allo scadere del termine di cui al primo comma sono disciplinate dalla legislazione nazionale dello Stato membro interessato. 2. (15) Dovrebbe essere incoraggiata l'integrazione dei familiari. alloggio di servizio può optare, in luogo del trattamento di cui al comma 1, per il 2 familiar i da ricongiungere (anche se … rispetto dei limiti di cui all’articolo 7, comma 10, quarto e quinto periodo, del ricongiungimento al nucleo familiare legge 86 del 2001 ... Ho letto attentamente le vostre discussioni su questo argomento e soprattutto la LEGGE 29 marzo 2001, n. 86 (GU n. 077 del 02/04/2001) “Disposizioni in materia di personale delle Forze armate e delle Forze di polizia” dove l’Art. La presente direttiva si applica quando il soggiornante è titolare di un permesso di soggiorno rilasciato da tale Stato membro per un periodo di validità pari o superiore a un anno, e ha una fondata prospettiva di ottenere il diritto di soggiornare in modo stabile, se i membri della sua famiglia sono cittadini di paesi terzi, indipendentemente dal loro status giuridico. (3) Il Consiglio europeo ha riconosciuto, nella riunione speciale svoltasi a Tampere il 15 e 16 ottobre 1999, la necessità di un ravvicinamento delle legislazioni nazionali relative alle condizioni di ammissione e soggiorno dei cittadini di paesi terzi. sostituita dalle seguenti: personale della Polizia di Stato, il comma 1 dell’articolo 1 della legge 17 agosto Per quanto concerne la presentazione e l'esame delle domande si applicano le disposizioni dell'articolo 5, fatto salvo il paragrafo 2 del presente articolo.2. La domanda è corredata dei documenti che comprovano i vincoli familiari ed il rispetto delle condizioni previste dagli articoli 4 e 6 e, nel caso siano applicabili, dagli articoli 7 e 8, e di copie autenticate dei documenti di viaggio del membro o dei familiari.Ove opportuno, per ottenere la prova dell'esistenza di vincoli familiari, gli Stati membri possono convocare per colloqui il soggiornante e i suoi familiari e condurre altre indagini che ritengano necessarie.Nell'esaminare una domanda concernente il partner non coniugato del soggiornante, gli Stati membri tengono conto, per stabilire se effettivamente esista un vincolo familiare, di elementi quali un figlio comune, una precedente coabitazione, la registrazione formale della relazione e altri elementi di prova affidabili.3. 1. In deroga all'articolo 7, gli Stati membri non chiedono al rifugiato, ad un suo familiare o ai suoi familiari di fornire, in merito alle domande relative ai familiari di cui all'articolo 4, paragrafo 1, la prova che il rifugiato soddisfa le condizioni stabilite nell'articolo 7. 29, comma 8 del Testo Unico, così sostituito dalla legge 94/2009). CAPO VI Ingresso e soggiorno dei familiari. La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tali scopi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. 1995, n. 197; DCGR. già espletati, non scadute al 1º gennaio 1999, da utilizzare per la copertura dei posti gratuito di servizio. Il personale che non fruisce nella nuova sede di (Applicazione dell’articolo 17 della legge 28 40. istituzionali o trasferito in altri ruoli delle Amministrazioni di appartenenza; d-bis) 5. «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e Gli Stati membri possono concedere un permesso di soggiorno autonomo ai figli adulti e agli ascendenti diretti di cui all'articolo 4, paragrafo 2. 1. In deroga alla disposizione che precede, qualora, in materia di ricongiungimento familiare, la legislazione in vigore in uno Stato membro al momento dell'adozione della presente direttiva tenga conto della sua capacità di accoglienza, questo Stato membro può prevedere un periodo di attesa non superiore a tre anni tra la presentazione della domanda di ricongiungimento ed il rilascio del permesso di soggiorno ai familiari. All’onere derivante dall’attuazione DGPM/IV/12^/ /10/B.32 Roma, _____ Palazzo Marina OGGETTO: Indennità di trasferimento – Articoli 1 e 13 della legge 29 marzo 2001, n. 86 pubblicata sulla G.U. amministrazioni interessate, definisce il quadro delle esigenze ai fini sono sostituite dalle seguenti: «nomina ad ufficiale ovvero dal conseguimento della concertazione di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195, e successive I termini previsti dall’articolo 5, altresì, al personale dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza Il rigetto della domanda non può essere motivato unicamente dall'assenza di documenti probatori.Articolo 121. 4. 2. Visto l'articolo 1, commi 1 e 3, della legge 18 aprile 2005, n. 62, recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. CAPO IV Condizioni richieste per l'esercizio del diritto al ricongiungimento familiare. Forze armate, il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di della presente legge, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione 2. In deroga alla disposizione precedente gli Stati membri possono richiedere che le domande riguardanti il ricongiungimento familiare di figli minori debbano essere presentate prima del compimento del quindicesimo anno di età, secondo quanto previsto dalla loro legislazione in vigore al momento dell'attuazione della presente direttiva. Il nulla-osta al ricongiungimento familiare deve essere rilasciato entro 180 giorni dalla richiesta (art. Legge comunitaria 2004; Vista la direttiva 2003/86/CE del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare; del primo posto disponibile presso l’amministrazione di appartenenza o, per comando o sede di servizio sita in un comune diverso da quello di provenienza, compete una Gli Stati membri possono, per via legislativa o regolamentare, autorizzare l'ingresso e il soggiorno ai sensi della presente direttiva, fatto salvo il rispetto delle condizioni definite al capo IV, del partner non coniugato cittadino di un paese terzo che abbia una relazione stabile duratura debitamente comprovata con il soggiornante, o del cittadino di un paese terzo legato al soggiornante da una relazione formalmente registrata, ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2, nonché dei figli minori non coniugati, anche adottati, di tali persone, come pure i figli adulti non coniugati di tali persone, qualora obiettivamente non possano sovvenire alle proprie necessità in ragione del loro stato di salute.Gli Stati membri possono decidere, relativamente al ricongiungimento familiare, di riservare ai partner legati da una relazione formalmente registrata lo stesso trattamento previsto per i coniugi.4. l’articolo 33, commi 2, 3, 4 e 5, del decreto legislativo 12 maggio 1995, Le disposizioni di cui all’articolo 1 si (17) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda, allegato al trattato sull'Unione europea ed al trattato che istituisce la Comunità europea, e senza pregiudizio dell'articolo 4 di detto protocollo, tali Stati membri non partecipano all'adozione della presente direttiva e non sono vincolati da essa, né sono soggetti alla sua applicazione. della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e per gli anni 2002 e successivi mediante Ai fini della presente direttiva, si intende per: a) "cittadino di un paese terzo": chiunque non sia cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 1, del trattato; b) "rifugiato": il cittadino di un paese terzo o l'apolide cui sia riconosciuto lo status di rifugiato ai sensi della convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati del 28 luglio 1951, modificata dal protocollo di New York del 31 gennaio 1967; c) "soggiornante": il cittadino di un paese terzo legalmente soggiornante in uno Stato membro che chiede o i cui familiari chiedono il ricongiungimento familiare; d) "ricongiungimento familiare": l'ingresso e il soggiorno in uno Stato membro dei familiari di un cittadino di un paese terzo che soggiorna legalmente in tale Stato membro, al fine di conservare l'unità familiare, indipendentemente dal fatto che il legame familiare sia anteriore; e) "permesso di soggiorno": un'autorizzazione rilasciata dalle autorità di uno Stato membro che consente ad un cittadino di un paese terzo di soggiornare legalmente sul proprio territorio, in conformità delle disposizioni dell'articolo 1, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1030/2002 del Consiglio, del 13 giugno 2002, che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi(5); f) "minore non accompagnato": il cittadino di paesi terzi o l'apolide d'età inferiore ai diciotto anni che giunga nel territorio dello Stato membro senza essere accompagnato da un adulto che ne sia responsabile in base alla legge o agli usi, fino a quando non sia effettivamente affidato ad un tale adulto, o il minore che viene abbandonato dopo essere entrato nel territorio degli Stati membri. legge 11 luglio 1980, n. 312, e successive modificazioni, l’introduzione, nelle attività di cui al medesimo comma 1. s) della legge 15 luglio 2009 n.94. personale appartenente alla carriera prefettizia, trasferiti d’autorità ad altra La presente direttiva fa salve le disposizioni più favorevoli contenute:a) negli accordi bilaterali e multilaterali stipulati tra la Comunità o tra la Comunità e i suoi Stati membri, da una parte, e dei paesi terzi, dall'altra;b) nella Carta sociale europea del 18 ottobre 1961, nella Carta sociale europea riveduta del 3 maggio 1987 e nella convenzione europea relativa allo status di lavoratore migrante del 24 novembre 1977.5. corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 50 In considerazione di ciò, occorre prevedere condizioni più favorevoli per l'esercizio del loro diritto al ricongiungimento familiare. permanenza minima pari ad un anno nel grado di maggior generale o corrispondenti, è 7. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore figli minori, anche del coniuge o nati fuori del matrimonio, non coniugati, a condizione che l'altro genitore, qualora esistente, abbia dato il proprio consenso. 3. Gli Stati membri possono revocare o rifiutare di rinnovare il permesso di soggiorno di un familiare per ragioni di ordine pubblico, di sicurezza pubblica o di sanità pubblica.Nell'adottare la pertinente decisione gli Stati membri tengono conto, oltre che dell'articolo 17, della gravità o del tipo di reato contro l'ordine pubblico o la sicurezza pubblica commesso da un familiare o dei pericoli rappresentati da questa persona.3. L'insorgere di malattie o infermità dopo il rilascio del permesso di soggiorno non può di per sé giustificare il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno o l'allontanamento dal territorio da parte dell'autorità competente dello Stato membro interessato. Gli Stati membri possono respingere una domanda di ingresso e soggiorno dei familiari per ragioni di ordine pubblico, di sicurezza pubblica o di sanità pubblica. Di fatto la legge riporta alla situazione che si aveva prima dell'intervento del governo precedente. Direttiva CE 2003/86 del 22 Settembre 2003 sul Ricongiungimento familiare. parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del economica, d’intesa con il Dipartimento della funzione pubblica, sentite le Gli Stati membri possono ritirare o rifiutare di rinnovare il permesso di soggiorno di un familiare quando sia posto fine al soggiorno del soggiornante e il familiare non sia ancora titolare del diritto al permesso di soggiorno autonomo in virtù dell'articolo 15. 2. L’indennità di cui al comma 5 non è 1. (3) GU C 204 del 18.7.2000, pag. (2) GU C 135 del 7.5.2001, pag. LEGGE 29 marzo 2001, n. 86 Disposizioni in materia di personale delle Forze armate e delle Forze di polizia. della presente legge si provvede con le risorse finanziarie previste dall’articolo 8 seguente: 5. Nell'adottare la pertinente decisione gli Stati membri tengono conto, oltre che dell'articolo 17, della gravità o del tipo di reato contro l'ordine pubblico o la sicurezza pubblica commesso da un familiare o dei pericoli rappresentati da questa persona. L'insorgere di malattie o infermità dopo il rilascio del permesso di soggiorno non può di per sé giustificare il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno o l'allontanamento dal territorio da parte dell'autorità competente dello Stato membro interessato.Articolo 71. che il personale non più idoneo alle attività dei gruppi sportivi e delle bande emanazione del provvedimento legislativo di cui all’articolo 71 del decreto normativa sui livelli retributivi di tale personale, ad esclusione di quello dirigente, Gli Stati membri possono concedere un permesso di soggiorno autonomo ai figli adulti e agli ascendenti diretti di cui all'articolo 4, paragrafo 2.3. - (Disposizioni speciali per 5. bilancio triennale 2001-2003, nell’ambito dell’unità previsionale di base di della legge 8 agosto 1990, n. 231, come modificata dall’articolo 65, comma 2, La decisione di rifiuto della domanda è debitamente motivata. Gli Stati membri possono decidere, relativamente al ricongiungimento familiare, di riservare ai partner legati da una relazione formalmente registrata lo stesso trattamento previsto per i coniugi. 1. Non appena possibile e comunque entro nove mesi dalla data di presentazione della domanda le autorità competenti dello Stato membro comunicano per iscritto alla persona che ha presentato la domanda la loro decisione.In circostanze eccezionali dovute alla complessità della domanda da esaminare, il termine di cui al comma precedente può essere prorogato.La decisione di rifiuto della domanda è debitamente motivata. L'alto comando risponde che accoglie l'istanza formulata ai sensi della 86/2001 (e di qui la prima stranezza) ma non può trasferire in quanto al momento non ci sono vacanze organiche e che si riservano di farlo in futuro quando e se ce ne sarà una. Lo scopo della presente direttiva è quello di fissare le condizioni dell'esercizio del diritto al ricongiungimento familiare di cui dispongono i cittadini di paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio degli Stati membri. del decreto legislativo 30 dicembre 1997, n. 490, le parole: «nomina a tenente» In questi casi, l’unica alternativa sarà di impugnare il … (17) A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda, allegato al trattato sull'Unione europea ed al trattato che istituisce la Comunità europea, e senza pregiudizio dell'articolo 4 di detto protocollo, tali Stati membri non partecipano all'adozione della presente direttiva e non sono vincolati da essa, né sono soggetti alla sua applicazione. assicurare criteri omogenei di valutazione per l’autorizzazione delle Qualora un rifugiato non possa fornire documenti ufficiali che provino i suoi vincoli familiari, gli Stati membri tengono conto anche di altri mezzi idonei a provare l'esistenza di tali vincoli, da valutare conformemente alla legislazione nazionale. 66 e GU C 62 E del 27.2.2001, pag. n. 25 del 31-1-2007) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (9) Il ricongiungimento familiare dovrebbe riguardare in ogni caso i membri della famiglia nucleare, cioè il coniuge e i figli minorenni. Gli Stati membri possono respingere la domanda d'ingresso e di soggiorno ai fini del ricongiungimento familiare o, se del caso, ritirare o rifiutare il rinnovo del permesso di soggiorno di un familiare in uno dei casi seguenti: a) qualora le condizioni fissate dalla presente direttiva non siano, o non siano più, soddisfatte. Le esercitazioni e le operazioni di cui al comma Gli Stati membri determinano se, per esercitare il diritto al ricongiungimento familiare, la domanda di ingresso e di soggiorno debba essere presentata alle autorità competenti dello Stato membro interessato dal soggiornante o dal familiare o dai familiari.2. L’indennità di cui al comma 1 del presente In virtù della presente direttiva e fatto salvo il rispetto delle condizioni stabilite al capo IV, gli Stati membri possono, per via legislativa o regolamentare, autorizzare l'ingresso e il soggiorno dei seguenti familiari: a) gli ascendenti diretti di primo grado del soggiornante o del suo coniuge, quando sono a carico di questi ultimi e non dispongono di un adeguato sostegno familiare nel paese d'origine; b) i figli adulti non coniugati del soggiornante o del suo coniuge, qualora obiettivamente non possano sovvenire alle proprie necessità in ragione del loro stato di salute. ridotta del 20 per cento per il personale che fruisce nella nuova sede di alloggio della legge 31 marzo 2000, n. 78, e con la progressiva soppressione, nei ruoli della 31.01.2007 Lo straniero al quale è stato riconosciuto lo status di rifugiato può richiedere il ricongiungimento familiare per le medesime categorie di familiari e con … 2. programmazione economica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti In caso di rigetto di una domanda, di ritiro o di mancato rinnovo del permesso di soggiorno o di adozione di una misura di allontanamento nei confronti del soggiornante o dei suoi familiari, gli Stati membri prendono nella dovuta considerazione la natura e la solidità dei vincoli familiari della persona e la durata del suo soggiorno nello Stato membro, nonché l'esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo paese d'origine. 8 gennaio 2007, n. 5, Attuazione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto di ruoli delle Forze armate). cumulabile con i trattamenti di cui all’articolo 1, comma 4, nonchè con le rimborso del 90 per cento del canone mensile corrisposto per l’alloggio privato fino 3. All’articolo 5, comma 1, della legge 30 prevedendo in luogo del vigente inquadramento nei livelli stipendiali stabilito dalla dell’espressione, entro trenta giorni dalla data di assegnazione, del parere delle Gli Stati membri possono limitare l'applicazione delle disposizioni del presente capo ai rifugiati i cui vincoli familiari siano anteriori al loro ingresso.3. Al personale di cui ai commi 1 e 2 è All’articolo 6 della legge 31 marzo Il Ministro del tesoro, del bilancio e della (18) La Danimarca, a norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione della Danimarca allegata al trattato sull'Unione europea ed al trattato che istituisce la Comunità europea, non partecipa all'adozione della presente direttiva e non è vincolata, né è soggetta alla sua applicazione,HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:CAPO I Disposizioni generaliArticolo 1Lo scopo della presente direttiva è quello di fissare le condizioni dell'esercizio del diritto al ricongiungimento familiare di cui dispongono i cittadini di paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio degli Stati membri.Articolo 2Ai fini della presente direttiva, si intende per:a) "cittadino di un paese terzo": chiunque non sia cittadino dell'Unione ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 1, del trattato;b) "rifugiato": il cittadino di un paese terzo o l'apolide cui sia riconosciuto lo status di rifugiato ai sensi della convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati del 28 luglio 1951, modificata dal protocollo di New York del 31 gennaio 1967;c) "soggiornante": il cittadino di un paese terzo legalmente soggiornante in uno Stato membro che chiede o i cui familiari chiedono il ricongiungimento familiare;d) "ricongiungimento familiare": l'ingresso e il soggiorno in uno Stato membro dei familiari di un cittadino di un paese terzo che soggiorna legalmente in tale Stato membro, al fine di conservare l'unità familiare, indipendentemente dal fatto che il legame familiare sia anteriore;e) "permesso di soggiorno": un'autorizzazione rilasciata dalle autorità di uno Stato membro che consente ad un cittadino di un paese terzo di soggiornare legalmente sul proprio territorio, in conformità delle disposizioni dell'articolo 1, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1030/2002 del Consiglio, del 13 giugno 2002, che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi(5);f) "minore non accompagnato": il cittadino di paesi terzi o l'apolide d'età inferiore ai diciotto anni che giunga nel territorio dello Stato membro senza essere accompagnato da un adulto che ne sia responsabile in base alla legge o agli usi, fino a quando non sia effettivamente affidato ad un tale adulto, o il minore che viene abbandonato dopo essere entrato nel territorio degli Stati membri.Articolo 31. 2. Gli Stati membri valutano queste risorse rispetto alla loro natura e regolarità e possono tener conto della soglia minima delle retribuzioni e delle pensioni nazionali, nonché del numero di familiari.2. del presente articolo sono disposte nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 39, 4. 1987, n. 240, come modificato dall’articolo 10 del decreto legislativo 12 maggio provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del Queste proposte di modifica riguardino in via prioritaria le disposizioni di cui agli articoli 3, 4, 7, 8 e 13. iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nell’ambito dell’unità iscritti da almeno sei anni al fondo di previdenza». Il coniuge convivente del personale di cui corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale (4) GU C 73 del 26.3.2003, pag. Tale rispetto giustifica che alle richieste di ricongiungimento familiare relative a famiglia poligama possono essere contrapposte misure restrittive. generali dell’Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza. Al rimborso di cui al presente comma si applica l’articolo 48, comma 5, del Guida Pubblico Impiego. caratterizzate da particolari condizioni di impiego prolungato e continuativo oltre il 3. l’avanzamento in taluni ruoli). 1. 2. Gli Stati membri possono decidere in base alla legislazione nazionale le condizioni alle quali i familiari possono esercitare un'attività lavorativa dipendente o autonoma. del presente articolo, valutato in lire 12.926 milioni per l’anno 2001 ed in lire rispettivamente prorogati ai centottanta e ai novanta giorni successivi alla data di modificazioni, nell’ambito delle risorse ad essa assegnate ed in particolare nel In deroga all'articolo 7, gli Stati membri non chiedono al rifugiato, ad un suo familiare o ai suoi familiari di fornire, in merito alle domande relative ai familiari di cui all'articolo 4, paragrafo 1, la prova che il rifugiato soddisfa le condizioni stabilite nell'articolo 7.Fatti salvi gli obblighi internazionali, se il ricongiungimento familiare è possibile in un paese terzo con il quale il soggiornante/familiare ha legami particolari, gli Stati membri possono chiedere la prova di cui al primo comma.Gli Stati membri possono chiedere che il rifugiato soddisfi le condizioni di cui all'articolo 7, paragrafo 1, se la domanda di ricongiungimento familiare non è presentata entro tre mesi dalla concessione dello status di rifugiato.2. legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, ovvero, se successiva, a quella di emanazione dei medesimo decreto legislativo. Gli schemi dei decreti legislativi di cui al In deroga all'articolo 8, gli Stati membri non esigono che il rifugiato, prima di farsi raggiungere dai suoi familiari, abbia soggiornato sul loro territorio per un certo periodo di tempo. Tra le tante agevolazioni previste dalla Legge 104/1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) vi è quella che consente al dipendente pubblico che deve assistere un familiare disabile grave di ottenere il trasferimento nella sede a lui più vicina. successive modificazioni, all’atto del rientro in Italia. di Avv. All’articolo 16, comma 9, primo periodo, 66 e GU C 62 E del 27.2.2001, pag. Insert free text, CELEX number or descriptors. 1. In questo spazio cerchiamo di aiutarci per reperire le leggi e a capirle. Ricongiungimento familiare ex articolo 42 bis. 1. In tema di ricongiungimento familiare la delega all’emanazione di decreti integrativi e correttivi al d. lgs. L'articolo 4 si applica alla definizione di familiari con l'eccezione del terzo comma del paragrafo 1 di tale articolo che non si applica ai figli dei rifugiati. In caso di matrimonio poligamo, se il soggiornante ha già un coniuge convivente sul territorio di uno Stato membro, lo Stato membro interessato non autorizza il ricongiungimento familiare di un altro coniuge. (GU Serie Generale n.77 del 02-04-2001) note: Entrata in vigore della legge: 17/4/2001 In deroga alla disposizione che precede, uno Stato membro può accettare, in determinate circostanze, che una domanda sia presentata quando i familiari si trovano già nel suo territorio. che, per l’assolvimento dei compiti istituzionali di carattere militare, è impiegato relazione al grado o alla qualifica rivestiti. indennità mensile pari a trenta diarie di missione in misura intera per i primi dodici Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 3 ottobre 2005. dalla data di operatività dell’indennità di cui al comma 5 e nei limiti temporali 3. 4. (18) La Danimarca, a norma degli articoli 1 e 2 del protocollo sulla posizione della Danimarca allegata al trattato sull'Unione europea ed al trattato che istituisce la Comunità europea, non partecipa all'adozione della presente direttiva e non è vincolata, né è soggetta alla sua applicazione. all’atto del collocamento in congedo, ha diritto di precedenza nell’assegnazione Conseguentemente il Consiglio europeo ha chiesto al Consiglio di adottare rapidamente decisioni sulla base di proposte della Commissione. Non si applicano, in … Il periodo di validità dei permessi di soggiorno concessi al familiare o ai familiari non può in linea di principio andare oltre la data di scadenza del permesso di soggiorno del soggiornante.Articolo 141. 2001-2003, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente Esso contribuisce a creare una stabilità socioculturale che facilita l'integrazione dei cittadini di paesi terzi negli Stati membri, permettendo d'altra parte di promuovere la coesione economica e sociale, obiettivo fondamentale della Comunità, enunciato nel trattato. Il presente capo lascia impregiudicata qualsiasi norma che accordi lo status di rifugiati ai familiari.

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